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Un racconto del cazzo......


di NENE_MALO
14.11.2014    |    15.563    |    4 9.1
"Concentrato su quella protuberanza, persino il fumo mi andò di traverso e cominciai a tossire in tal modo che attirai l'attenzione della coppia, alzai la..."
Era una notte tranquilla, l'orologio puntava le due del mattino, non c'era quasi movimento nel parking dove lavoravo. Nei fine settimana è strapieno, ma in settimana potresti morire di lunedi ed essere ritrovato al venerdi. Uscii fuori a fumarmi una sigaretta, non fumo molto, mi piace riempirmi unicamente i polmoni di fumo, vederlo fuoriuscire ed evaporarsi e anche perchè è l'unico modo per far passare le lunghe ore di custodia un po' più veloci.
Giusto di fronte al parking c'è un pub, a volte mi capita di fantasticare su alcuni clienti che vedo uscire e non nascondo che più di una volta ho avuto la neccessità di correre al cesso dell'office per masturbarmi.

Si dice che gli uomini in giacca e cravatta abbiano un fascino diverso, e deve essere vero, perchè quella notte come vi dicevo, stavo fumando una sigaretta, quando le porte del pub si aprirono e ne fuoriuscirono due individui, uno grasso, troppo grasso.. sulla cinquantina o più. L'altro sulla quarantina, rasato alto e con un pacco enorme dove le cuciture dei pantaloni a fatica lo racchiudevano. Concentrato su quella protuberanza, persino il fumo mi andò di traverso e cominciai a tossire in tal modo che attirai l'attenzione della coppia, alzai la testa e vidi che fissavano me, mi girai e mi guardai intorno per togliermi ogni dubbio, ma la strada era deserta..guardavano propio me...in quel luogo preciso e a quest ora esatta, ha inizio questo racconto.

Non riuscivo a sviare lo sguardo da quel pacco che era sul punto di far saltar la lampo dei pantaloni quando una mano afferrò saldamente il tutto. Era il propietario che con un sorriso di superiorità mi faceva capire che tutto ciò che osservavo li sotto, era vero, e con fare autoritario se lo dimenava.

_ Cazzo..che figura! Cercai di rimanere calmo, ma era impossibile, misi una mano sul manganello della mia uniforme, mentre con l' altra cercavo di aspirare il fumo dalla sigaretta con tutta la virilità possibile in quella situazione.

Attraversarono la strada dirigendosi propio qui, probabilmente perchè avevano l'auto parcheggiata in questo autosilos. Non parlavano italiano ma tedesco ed il fatto di non capire cosa mi chiedessero accese in me tutte le fantasie. Eravamo realmente soli, ogni cosa era possibile, una rapina, un omicidio e perchè no ?..Uno stupro. L'eccitazione fece crollare in me tutta la timidezza, gettai la mezza sigaretta e feci cenno a quel bel pezzo di buggerone di seguirmi giù per i parcheggi.

Due minuti dopo ero inginocchiato davanti a quel pacco, il compagno ciccione era sparito nell'oscurità del parking e questo mi rassicurava, non avevo voglia di spartire nulla con quello che sembrava un grosso scrofone.

Abbassai i pantaloni al mio adone e ne cominciai a mordicchiare lo spropositato pacco sopra i boxer, lui mi guardava invitandomi a spogliarlo completamente, mi sentivo euforico per quello che stava per accadere in quel luogo pubblico, dove chiunque avrebbe potuto sorprenderci, così tirai quei boxer di lycra ed un enorme tronco di carne risuonò sul mio viso nella stessa maniera che farebbe una quercia secolare sfrascellandosi al suolo.

Non ebbi il tempo di prenderlo in bocca ma si di vederlo in primis e credetemi se vi dico che quell'uomo ancora non era eccitato, ma le sue misure doppiavano sia in grossezza che in grandezza le dimensioni del mio in tiro, del quale mi ero sempre vantato.

Era il cazzo piu grosso mai visto, non era circonciso e le venature che lo percorrevano erano incredibili, finii di abbassargli i boxer per potermi dedicare a lui quando rimasi sorpreso, aveva dei coglioni incommensurabili, racchiusi in uno scroto lungo e penzolante. Tutti una volta nella vita perdiamo la testa, io la persi dal momento che apri la bocca e mi introdussi quel bastone in gola senza più poter o volermi fermare.

Volevo odorare quell' enorme cazzo, baciarlo, assaporarlo, leccarlo, morderlo....percorsi le sue enormi vene con la lingua e notavo come poco a poco si gonfiavano, non volevo tralasciare nulla di quel bastone ma le sue dimensioni estreme non mi permettevano di introdurlo tutto in bocca.
Mordicchiavo e stuzzicavo soavemente con i denti il prepuzio e aiutandomi con la lingua scoprivo la sua enorme cappella e sentivo che dalla sua punta comminciava ad affiorare una certa umidità.

Adoro sentir crescere un cazzo in gola, mi piace sentirlo pomparmi, ma l impotenza di non poterlo prendere intero stava danneggiando il mio orgoglio di buon pompinaro, quindi pensai:_ Se i culi si dilatano, anche le gole lo possono fare. Effettivamente poco a poco si aprì un varco e superati alcuni conati di vomito mi ritrovai impalato, sostenendogli i coglioni con una mano mentre con l' altra sculacciavo il suo culo sodo.

Lui raccolse la sfida, mi afferrò la testa e cominciò a scoparmi lentamente, mi sentivo letteralmente squarciare gli angoli della bocca mentre due enormi lacrimoni rigavano le mie guance non certo di dolore ma dal piacere che provavo.

Un brusco rumore mi spaventò, era l' altro tipo, il maialone, che si era sdraiato sul cofano di un auto parcheggiata dietro di noi, estraendo dai pantaloni un piccolo cazzetino che dimenava con la stessa focosità con la quale io succhiavo il cazzo del suo amico. Per un momento temetti che volesse unirsi a noi, ma saggiamente si rese conto che l' unica cosa che a me interressava, l' avevo già in bocca.

Devo dire che pur non volendolo fra le palle, il fatto che fosse però li a guardare, mi fece eccitare ancora di più e mi impegnai a regalargli un buon spettacolo purchè continuasse a segarsi in lontananza, mentre l' amico mi impalava letteralmente dalla gola.

Faceva fuoriuscire il cazzo lentamente per poi affondarlo seccamente con un solo colpo di reni poi tornava a ritrarlo per riaffondarlo con la stessa forza di un secondo prima. Ero talmente eccitato che sentivo pulsare il mio uccello sotto l uniforme, ma preso come ero, mi sembrò addirittura secondario perdere tempo a tirarlo fuori.

Il tedesco mugolava di più, sempre di più, segnale che era pronto a venire. Sbraitava nella sua lingua, forse la troia che ero, o forse mi urlava come glielo succhiavo bene, a me non me ne poteva fregare di meno, quello che mi eccitava era quel salsiccione da kilo e mezzo conficcato nella mia gola.
Ci furono momenti di estasi totale in cui mi sarei girato alla pecorina, ma le dimensioni del suo fallo e la mia mascella indolenzita fecero presto evaporare quest'idea.

Lo scrofone cominciò a gemere e ad urlare, sembrava un maialino da latte in fase di castrazione, nel dimenarsi l'uccello, provocava delle onde sulla sua enorme pancia e su tutto quel corpo sudato.

La situazione e forse il luogo stavano facendo si che venissi nei pantaloni senza neanche toccarmi, a quel punto il tedescone mi slaccio la camicia e cominciò a stuzzicarmi i capezzoli oramai duri come il mio cazzo.

Il grosso maialone sull auto se ne venne, con abbondanti spruzzi di sperma che andarono a imbrattare parte del cofano dell auto e parte del suo costosissimo completo. A quel punto anche il mio puledro sborrò, me illuso che pensavo di poter deglutire tutto, malgrado la mia ingordigia dovetti aprire la bocca e lasciar defluire fuori dagli angoli della bocca e giù per il collo parte della sborrata.

L' erezione gli scese in secondi , suppongo che la quantità di sangue necessaria per riempire quel coso fosse immensa, ma la sorpresa più gradita, fu quando senza aspettarmelo, un getto caldo e potente mi colpì in pieno volto. Nessuno prima d'ora mi aveva mai pisciato addosso, lo avevo sempre considerato una pratica poco igienica. Ancora in ginocchio osservando quell 'enorme cappella che pochi secondi prima mi stava squarciando la gola e ora mi bagnava di piscio, mi esplose un orgasmo sordo, intenso e prolungato provocando una visibile macchia bianca sotto i pantaloni della mia divisa fradicia e sporca dai resti di sperma che mi colavano giu dal collo e dal viso.

Il grassone che nel frattempo si era ripulito con un fazzoletto lo passo al suo compagno che annusandolo prima, si ripuli anche lui il suo uccello e poi me lo passò sul viso, l' odore del mio amante casuale mischiato a quello del cochon misto al mio, fu il caos finale.

Li vidi allontanarsi, mentre io rimasi li, in ginocchio, con le gambe tremanti in una pozza di piscia e sborra, con gli angoli della bocca fessurati per lo sforzo.

Ma quella era la notte delle sorprese cari amici, mentre mi ripulivo alla meglio nella guardiola, lo sguardo mi cadde sui monitor di sorveglianza, la spia rossa indicava chiaramente il buon funzionamento del sistema,dunque il tutto era stato.....?
Ci siete arrivati anche voi ? Certo , tutto rimase registrato, e a quel video brindo ancora oggi per le migliori seghe in solitario che mi regala.

Tenete sempre d 'occhio i parking della vostra città, occhio anche al vostro pacco...e portatevi un amico figo se voi siete grassi, perchè io, sono sempre in allerta....


Preghiera: Signore, se io non posso dimagrire.....fai che ingrassino gli altri, Amen.
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